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Talent Trends 2024: il divario di aspettative nel mercato del lavoro italiano
Il mercato del lavoro italiano è in continua evoluzione, e le aziende si trovano ad affrontare nuove sfide per attrarre e trattenere talenti. Il rapporto “Talent Trends 2024 – Italia” di PageGroup offre una panoramica dettagliata delle tendenze attuali, evidenziando i principali aspetti che influenzano le dinamiche lavorative nel Paese; il report completo è disponibile qui.
Nelle righe che seguono, un resoconto dei punti più interessanti del “Report Italia”.
Lo stipendio la fa (ancora) da padrone
Secondo il report di PageGroup, in Italia il gap tra le aspettative salariali e la situazione economica si è ulteriormente evoluto: la rapida crescita delle retribuzioni avvenuta durante la ripresa post-pandemica ha rallentato, ma i dipendenti continuano a chiedere stipendi migliori.
Una situazione, questa, che crea un profondo divario di aspettative tra i desideri dei lavoratori e i vincoli di bilancio dei datori di lavoro; in più, come conferma anche il 47% dato dagli italiani non soddisfatti della propria retribuzione attuale, il desiderio di avere uno stipendio più alto è la prima delle motivazioni che li spinge a cercare un nuovo impiego.
Il risultato di questo malcontento è un mercato del lavoro dinamico, con una percentuale significativa di forza lavoro non solo aperta a nuove opportunità, ma anche impegnata concretamente nella ricerca.
La ricerca dell’equilibrio vita privata-lavoro e della flessibilità
Oltre a dovere attrarre nuovi professionisti, specialmente con stipendi elevati, la vera sfida per le aziende è quella di capire cosa motiva quelli già presenti a rimanere. In Italia, questo “qualcosa” è innanzitutto rappresentato dall‘equilibrio tra vita privata e professionale e dalla flessibilità.
A loro volta, i dati dell’indagine “Talent Trends” mostrano anche che l’importanza attribuita al work-life balance rimane costante: questo sottolinea quanto questo sia un fattore fondamentale nelle scelte professionali dei lavoratori italiani.
Il benessere al primo posto
Il report di PageGroup mostra che i lavoratori italiani danno grande priorità alla propria salute e al proprio benessere fisico e mentale, anche a scapito delle opportunità di promozione.
Lo stress lavorativo, però, non è l’unico fattore scatenante del malessere: anche stress esterni come la crisi climatica, il malcontento sociale e l’aumento del costo della vita, infatti, contribuiscono significativamente al burnout dei dipendenti. Questi fattori spingono le persone meno inclini a modificare il proprio approccio al lavoro, rendendo preferibile rimanere in posizioni che garantiscono un buon equilibrio tra vita privata e professionale nonostante uno stipendio non ottimale.
Questa tendenza a mettere la salute (fisica e mentale) e il tempo personale davanti alla carriera rappresenta un cambiamento culturale significativo, nonché un segnale chiaro per i datori di lavoro: questi devono adattare ruoli e percorsi professionali per rispettare il bisogno di equilibrio, recupero e crescita personale dei propri dipendenti.
Il ruolo della formazione
Nel quadro delineato dal report di PageGroup appare evidente una fatto: dovranno essere le aziende, in primis, a fare in modo da colmare tutti questi divari.
E, come abbiamo potuto leggere, anche la formazione gioca un ruolo cruciale in questa partita: investire nella crescita professionale dei dipendenti contribuisce non solo ad aumentare la loro soddisfazione, ma anche ad accrescere l’efficacia e la competitività dell’azienda.
In questo contesto, GruppoFormazione offre un supporto fondamentale, aiutando le aziende di ogni settore a intraprendere progetti di riorganizzazione, crescita e sviluppo interno; attraverso una consulenza mirata e percorsi formativi dedicati, GruppoFormazione elabora una roadmap personalizzata che guida l’azienda verso gli obiettivi desiderati, individuando e ottenendo i bandi necessari per finanziare tali attività.
Questo approccio integrato garantisce che le iniziative di sviluppo siano ben pianificate e sostenibili, facilitando un migliore allineamento tra le aspettative dei dipendenti e le necessità dell’organizzazione e promuovendo così un ambiente di lavoro più armonioso e produttivo.
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